“Un bel gioco dura ...sempre” quando la prevaricazione fisica non va al di là dell’agonismo, quando la competitività non diventa prevaricazione psicologica, quando c'è il rispetto delle regole e dei compagni, quando si fa sport e nonbullismo.
Questo il tema del prossimo Convegno organizzato da ASC Reggio Calabria e l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport dell’Arcidiocesi Reggio Calabria – Bova che si terrà giovedì 9 marzo dalle 9.30 presso la Palestra della Scuola Secondaria di Saline Joniche della Dirigente Scolastica, Margherita Sergi con gli interventi autorevoli di Antonio Marziale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria, del Commissario Capo della Polizia di Stato Arcadi e di don Giovanni Zampaglione, Responsabile dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport dell’Arcidiocesi Reggio Calabria – Bova.
I Relatori di alto livello esperienziale ed umano si confronteranno con i giovani, i docenti, i genitori, le associazioni e tutto il pubblico presente sugli aspetti delicati del bullismo, quale causa della vittimizzazione degli atleti, indicendo sull’armonico sviluppo psico-fisico e causando finanche il drop-out sportivo.
Sulla scia delle linee di indirizzo del C.I.O. in tema di “politiche di salvaguardia” e del rispetto e fedeltà ai valori dello sport, ASC Reggio Calabria e l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport dell’Arcidiocesi Reggio Calabria – Bova scendono in campo per fare chiarezza sul fenomeno dilagante di questo “lato oscuro dello sport”, sulle azioni concrete di prevenzione per contrastare quei fenomeni degenerativi che non devono trovare spazio né nello sport e né nella società in generale.
Misure preventive, tolleranza zero, promozione di ambienti sportivi sani e sensibilizzazione sono solo alcune delle regole di comportamento che costituiscono gli “anticorpi” del bullismo, per prevenire ogni comportamento che va contro ogni spirito olimpistico ed è in netta antitesi con il rispetto del fair play.
“Tutti uniti in campo quali agenti attivi di cambiamento, per proporre azioni concrete nel mondo dello sport, valutare le best practices del panorama sportivo e sociale finalizzate alla corretta informazione, formazione ed abbandono della “cultura della prevaricazione” è l’invito rivolto alla cittadinanza dal Coordinatore Nazionale Asc per il Sociale, Renato Raffa.“Ogni cittadino, ogni associazione, ogni appartenente al mondo dello sport deve abbracciare la “cultura del rispetto”, quale parola chiave che deve essere incisa nell’animo di ogni persona. È importante coinvolgere tutti i soggetti, pubblici o privati, sportivi o meno, ma comunque tutti giocatori nella partita contro il bullismo per conoscere, informare ed arginare. Bisogna scendere in campo tutti insieme per giocare questa grande partita, bisogna fare squadra, perché la coesione del gruppo è l’arma più forte per avere successo.” Precisa don Zampaglione, Responsabile dell’Ufficio sport turismo e tempo libero Diocesi Reggio-Bova “Quale uomo di fede ed appassionato di sport non potevo esimermi dal volere fortemente questo momento educativo, istruttivo e di confronto per combattere ogni forma possibile di devianza, per essere fedeli ai valori dello sport, per rimanere fedeli a quelle che sono le nostre passioni nel rispetto degli altri. Questo è un piccolo grande passo in un cammino di speranza”.
Tutti in campo, quindi, giovedì 9 marzo per vincere contro il bullismo nello sport.
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