La cucina italiana affonda le sue radici nel territorio dello stivale e due sono le sue caratteristiche pregnanti: la territorialità e la stagionalità. Ciascuna delle venti regioni italiane è titolare di proprie tradizioni e tipicità, e non sarebbe sbagliato parlare di tante cucine quante sono le regioni italiane. Questo è stato il trait d’union, del Caminetto organizzato dal Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, che si è tenuto a Spazio Open il 28 marzo 2022 in occasione della presentazione del volume Gulìe di Calabria, dolci della tradizione popolare, scritto dalla blogger e cuoca soveratese Barbara Froio e edito dalla Città del Sole edizioni di Antonella Cuzzocrea e Franco Arcidiaco.
L’occasione, neanche a dirlo, le vicine festività pasquali, che, come per ogni festa religiosa, sono anche la celebrazione delle tavole condivise con il cibo e i dolci delle feste.
Parlare di cibo e narrare le ricette della tradizione è sempre un ritorno ai ricordi, ai profumi del ns. vissuto, è affondare a piene mani nei ricordi personali, è sempre raccontare altre cose oltre quell’elenco spartano e rigoroso di una ricetta. È così è stato in questa serata tra la descrizione delle cuzzupe e dei cuddhuraci e tra i dolcetti di origine arbreshe o greco ortodossi, tutti tipici di ogni borgo calabro da Reggio Calabria a Cosenza.
Come ama dire Barbara Froio: la cucina è tempo e memoria, non una pura soddisfazione dei sensi.
Dopo gli interventi del presidente A.R. 2021-22 Domenico Calarco, dell’autrice e dell’editrice si sono susseguiti una serie di interventi dal pubblico incentrati sullo scambio di esperienze, di ricordi, di sapori e di profumi. Barbara Froio ha voluto dare una dimostrazione concreta della sua arte pasticciera offrendo al pubblico una degustazione dei dolci che ha preparato per l’occasione.