Incontro con Gad Lerner sul tema “La Calabria al centro del Mediterraneo, terra di approdi e ripartenze. Nuovi scenari e paesaggi culturali Euromediterranei”.
«Il Mediterraneo è oggi una delle zone a più alta tensione politica, economica e sociale. Fino a che non troveremo forme nuove di armonia e di cooperazione, l’arrivo di alcune migliaia di migranti resterà il male minore». È un Gad Lerner iperrealista quello che si è presentato davanti al pubblico del Festival Euromediterraneo di Altomonte che lo ha atteso come uno dei protagonisti dell’incontro “La Calabria al centro del Mediterraneo, terra di approdi e ripartenze. Nuovi scenari e paesaggi culturali Euromediterranei” insieme al sindaco di Altomonte Giampietro Coppola e al sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito. A moderare l’incontro, il direttore artistico del Festival Antonio Blandi.
Gad Lerner, fra le penne giornalistiche più importanti del panorama contemporaneo, “usa” il Mediterraneo anche per raccontare un po’ di sé, della sua infanzia che lo ha visto crescere giovanissimo a Beirut, in Libano, tanto da definirsi, più volte nell’incontro, un osservatore del Mediterraneo ma da un altro punto di vista rispetto al nostro.
Gad Lerner si è confrontato con i due sindaci, rimanendo affascinato dalle storie difficili che legano migrazione e gestione della cosa pubblica.
Un rapporto che emerge dalle parole del sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito che racconta come, ormai da tempo, la sua cittadina sia diventata porto di prima accoglienza per i disperati che sbarcano da paesi che li mettono in fuga. Racconta, Zito, delle difficoltà avute durante il primo periodo del Covid e di quanta umanità ha trovato fra la sua gente nell’accogliere i migranti.
Mettendo in risalto il percorso culturale che Roccella ha intrapreso da 40 anni e che sicuramente ha consentito alla comunità locale di avere una maturità e consapevolezza del valore dell'accoglienza e del confronto tra i popoli e le culture.
Paese della cultura e dell’ospitalità è anche Altomonte, da 35 anni si svolge uno dei più interessanti e rilevanti festival della Calabria che ha sempre dato grande attenzione allo scambio culturale, così come la Gran Festa del Pane, evento storico del borgo. Un appuntamento caratterizzato dallo scambio culturale tra le comunità e i popoli di tutto il mondo come evidenzia nel suo intervento il sindaco Giampietro Coppola.
Il bacino del Mediterraneo è l’orizzonte principale a cui la Calabria dovrebbe guardare con maggiore attenzione per rafforzare un suo ruolo centrale nell’area non solo in quanto regione di confine, ma soprattutto facendo leva sullo scambio culturale, sottolinea Antonio Blandi direttore artistico del Festival Euromediterraneo.
Lerner torna a parlare e lo fa da “provocatore” così come dichiara di voler essere davanti al pubblico accorso per sentirlo. Punta il dito contro il mercato militare che l’Italia ha con i Paesi da cui scappano i migranti e non manca di sottolineare come l’Italia sia stata abilissima ad accogliere 150.000 ucraini in fuga dalla guerra e di come i nostri governi, alla luce proprio dell’esperienza con l’Ucraina, non vogliano risolvere la questione migrazioni che ha certamente numeri inferiori.
Infine, Lerner lancia un messaggio per la Calabria, una regione che deve darsi una “svegliata” perché è proprio nel cuore del Mediterraneo e non può essere semplice spettatrice dei mutamenti che stanno avvenendo con grande velocità in quest’area.