Due uomini, un unico obiettivo: lasciare il segno. Il primo segnando profondamente la storia e l’evoluzione della propria città, il secondo destinato a raccontare e lasciare alle generazioni future la testimonianza di questa rivoluzione. Due uomini che rispondono al nome di Girolamo Tripodi, sindaco per più di trent’anni del comune di Polistena; il secondo è lo scrittore Antonio Floccari. Nella giornata di sabato, proprio a Polistena presso la sala Condello, in occasione della presentazione del libro, ormai postumo, di Antonio Floccari dal titolo: “Girolamo Tripodi e Polistena . Una vita per l’emancipazione di un popolo” Edito da Città del Sole, si è tenuto un incontro dedicato proprio a queste due straordinarie personalità. All’evento, moderato dal presidente della fondazione “Girolamo Tripodi”, Michelangelo Tripodi, hanno preso parte: Pasquale Amato storico e docente di storia, Franco Arcidiaco Città del Sole edizioni. Mara D’Agostino Floccari curatrice del libro, Franco Mileto professore, Aurelio Misiti, già deputato al Parlamento, Francesco Nasso già dirigente scolastico. Un libro, quello realizzato da Antonio Floccari, che è il frutto di un certosino lavoro di ricerca arricchito dal prezioso contributo, fornito proprio dalla Fondazione “Girolamo Tripodi”, di documenti inediti e di foto che immortalano i volti e la storia di Polistena. Un’opera, sottolinea Michelangelo Tripodi, “che racconta non soltanto la storia personale e politica di mio padre, ma ripercorre la crescita di un paese e di una popolazione che, da piccolo paese rurale di provincia, diventa un comune all’avanguardia”. Una storia, quella di Girolamo Tripodi (da tutti chiamato affettuosamente Mommo), che cammina di pari passo con la sua Polistena; da bracciante agricolo prima a componente del Comitato Federale e del Comitato Direttivo della Federazione provinciale reggina del PCI nel 1960 poi. Fu protagonista delle storiche lotte delle gelsominaie della fascia jonica reggina e delle raccoglitrici di olive della piana di Gioia Tauro. Vicepresidente della Commissione regionale di controllo del PCI calabrese. È stato tra i fondatori, nel febbraio del 1991, del Partito della Rifondazione Comunista e, nell'ottobre del 1998, del Partito dei Comunisti Italiani. Parlamentare della Repubblica per cinque legislature e Sindaco di Polistena per circa trentuno anni. L’ascesa politica di Mommo, combacia con la crescita della sua amata città, innovatore e uomo lungimirante, proiettò la sua città nel ventunesimo secolo; fu lui, ricorda Michelangelo Tripodi, “a portare il primo collegamento di metano. Polistena fu il primo paese della Calabria ad averlo”. Con la sua guida, Polistena visse una sorta di “Rinascimento”; Rinascimento che l’amico e profondo estimatore Antonio Floccari, che seguiva e condivideva con Mommo, l’amore per questa città, racconta con la meticolosità dello storico, senza cadere nell’adulazione, come sottolineato dal professore Franco Mileto; la venerazione e profonda stima di Floccari per Girolamo Tripodi viene ribadita proprio da colei che ha contribuito alla stesura del testo, Mara d’Agostino Floccari curatrice del libro che però sottolinea come, “il mito di Mommo, non viene assolutamente enfatizzato dall’autore che ne tratteggia gli aspetti non solo di straordinario politico, ma anche gli aspetti più intimi e personali, regalando un ritratto più che mai obiettivo e non mitizzato”. L’impatto e il carisma di Girolamo Tripodi, viene ribadito sia dall’onorevole Aurelio Misiti che da Franco Nasso, che ricordano il desiderio di “emulazione che i comuni limitrofi provavano, nel vedere i grandi progressi fatti da Polistena sotto la sua guida. E, per questo, a Mommo, tutti noi dobbiamo tanto perché ci ha spinto oltre i nostri limiti”. Il coraggio del protagonista e la volontà di ricordare dello scrittore, ha sottolineato l’editore di Città del Sole, Franco Arcidiaco: “rientrano in pieno in quella che è la mission della casa editrice, conservare la memoria. Per me, iscritto quasi diciassettenne al PCI, Mommo, era un mito per la sua incredibile passione e impegno politico”. Questo libro, ha proseguito Arcidiaco, “lo definirei quasi un sussidiario, più che una biografia; al suo interno troviamo l’essenza della storia politica e umana di Mommo, e la storia di un territorio. È uno strumento indispensabile per sapere chi siamo stati”. Prima di concludere, Arcidiaco, rivolge un appello al pubblico e a tutti i relatori presenti ponendo l’attenzione su un’annosa questione, il lento ed inesorabile degrado che sta interessando la Biblioteca di Polistena. Una biblioteca voluta e creata proprio per volontà di Mommo e diretta per anni in modo invidiabile dal direttore Giovanni Russo e che oggi, rischia di scomparire. “La biblioteca – dice Arcidiaco- versa ormai da tempo in condizioni di degrado, molti, infatti, i libri e soprattutto le riviste andate al macero a causa dell’incuria. Un affronto non solo alla cultura ma anche alla memoria di Girolamo che fece diventare un fiore all’occhiello la biblioteca di Polistena. Io mi impegno in prima persona per attuare tutto quanto in nostro potere per non perdere quest’importante patrimonio di memoria e storia della cultura della Calabria” . A concludere l’incontro, è il professore Pasquale Amato che aggiunge: “Girolamo Tripodi era un politico nel vero senso del termine; colui che al primo posto metteva la gente e non la carriera. I 30anni di Tripodi alla guida di Polistena nessuno potrà cancellarli, per lui parlano le opere e le azioni. Da storico dico che la storia è fatta con le gambe degli uomini e quando la storia incontra uomini come Mommo Tripodi nessuno può cancellarla”.

GIROLAMO TRIPODI E IL RINASCIMENTO DI POLISTENA NEL LIBRO POSTUMO DI ANTONIO FLOCCARI
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Cultura e Società