Un romanzo ironico e acuto su una famiglia in affido sine scritto da chi l’affido l’ha vissuto in prima persona, scelto per lavoro, e voluto nella vita privata.
La presentazione a Roma con l’autrice domenica 19 novembre al Caffè Letterario alle ore 17 (via Ostiense 95). M’aMa lancia la campagna omonima sull’affido degli adolescenti fuori famiglia
“Secondo i dati raccolti nel 2022 dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza sono 23mila i minori in comunità (tra i 14 e i 17 anni) relativi al triennio 2018-2020. Troppi. Gli adolescenti hanno diritto di vivere in famiglia: io a 14 anni me le sono dovute andare a cercare da sola le famiglie che mi aprissero le porte, questi ragazzini invece paradossalmente sono già sotto la tutela dello Stato e dovrebbero avere già una lista di attesa ad aspettarli, ma così non è. Qualcosa non funziona.” Così esordisce Karin Falconi, autrice di Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma, una storia di affido scritta da chi l’affido l’ha conosciuto prima da adolescente, in fuga da una famiglia difficile; poi scelto per lavoro, e infine fortemente voluto nella vita privata.
“‘Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma’ non è solo un libro, ora si è trasformato in una vera e propria campagna itinerante di sensibilizzazione all’affido portata avanti da noi MammeMatte insieme a tante testimonianze di adolescenti coraggiosi”, conclude Falconi a pochi giorni dalla presentazione del libro a Roma, domenica 19 novembre alle ore 17 al Caffè Letterario (via Ostiense 95), insieme con Emilia Russo, presidente M’aMa.
La presentazione, organizzata dall’associazione, sarà anche occasione per presentare la campagna omonima sugli adolescenti fuori famiglia. Presentano Arcangelo Iannace e Angelo Libri. Lettura a cura di Alessia Santoni, ospiti d’onore con la loro storia d’affido Maria René (17 anni) e Stefano (18 anni).
Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma. Cronaca di un affido sine die, appena uscito per Edizioni Lavoro e Avagliano editore, racconta l’irruzione di due sorelle preadolescenti all’interno di una famiglia serena e affiatata, formata da mamma, papà e un’unica figlia, anche lei preadolescente.
La voce narrante è quella di una donna, che, dopo essersi occupata per anni, attraverso un’associazione, di trovare una famiglia a tutti quei bambini che i servizi sociali definiscono “incollocabili” perché troppo grandi di età, o malati o difficili, decide di fare il grande passo, intraprendendo il tortuoso ed emozionante cammino dell’affido familiare.
Più che una storia biografica, la storia di tante storie incontrate negli anni e la voglia di portare sotto i riflettori l’affido familiare e in particolare la possibilità di accogliere un adolescente, l’età meno desiderata.
Autrice: Karin Falconi, mediatrice familiare e professional counselor, è specialista nel sostegno alla genitorialità affidataria e adottiva. Vicepresidente dell’associazione M’aMa (www.mammematte.com), è responsabile del progetto AFFIDIamoci (www.affidiamoci.it), che diffonde e sostiene la cultura dell'accoglienza da parte dei single e delle coppie omosessuali.
L’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, più nota come La Rete delle MammeMatte opera sull’intero territorio nazionale per la tutela dei diritti dei minori (soprattutto con bisogni speciali) attraverso l’Affido e l’Adozione.
Dal 2017 ad oggi ha collocato in famiglia circa 190 minori con bisogni speciali.
Per ogni copia venduta l’editore devolverà 1 € all’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini e l’autrice l’intero ricavato.
Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma. Cronaca di un affido sine die Pagine: 144
Prezzo: 16 €
ISBN: 978-88-7313-560-9
karin