A seguito delle reiterate prese di posizione contro la nostra associazione in merito all’intervento, da parte di coloro che si oppongono alla realizzazione dell’opera, è opportuno chiarire ai nostri soci e volontari, al direttivo nazionale del Club e alla cittadinanza, la posizione che abbiamo ritenuto di assumere, non senza averne discusso approfonditamente.
Sul piano metodologico, riteniamo che non vi sia motivo di trattare la questione con tanto accanimento. Si tratta, tutto sommato, del diritto di avere opinioni diverse. Per quanto attiene alla fase precedente alla conferenza di servizi, si obietta che il progetto non sia stato reso sufficientemente noto alla collettività perché se ne discutesse pubblicamente. Può essere. Occorre però osservare che se ogni opera pubblica fosse sottoposta a referendum i già lunghi tempi di realizzazione dei lavori pubblici nel nostro paese si allungherebbero a dismisura.
Le associazioni sono intervenute soltanto in sede di conferenza di servizi, come prescritto dalla vigente legislazione in tema di lavori pubblici, esprimendo legittimamente le proprie opinioni e le proprie richieste. Appare strano che si ometta di dire che ben 6 associazioni su 10 che hanno partecipato alla conferenza dei servizi, hanno approvato il progetto (due di queste hanno espresso riserve sul problema della viabilità), e che lo stesso elaborato tecnico abbia recepito le osservazioni proposte da 4 di esse fra cui il Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano.
Nel merito, riteniamo che tutti i progetti possano piacere o non piacere sul piano estetico e che tutti i progetti siano migliorabili. Piazza De Nava è una piazza su cui affacciano due edifici di epoca fascista, un palazzo liberty e un isolato moderno. Agli angoli l’edificio moderno dell’INPS e altri palazzetti eclettici. Nella stessa non è stato mai realizzato l’originario progetto Piacentini ed è pavimentata con mattonelle dozzinali. Sono da salvaguardare invece il monumento a De Nava e alcuni pregevoli esemplare di piante, di specie comuni, ma che nel tempo hanno acquisito pregio.
Siamo assolutamente favorevoli alla chiusura al traffico di gran parte delle strade che circondano il Museo, che oggi fa da spartitraffico e va isolato in area pedonale.
Infine sottolineiamo che nella fattispecie sia interesse preponderante della collettività vigilare non tanto sui risultati estetici (de gustibus ...) quanto piuttosto sui tempi di realizzazione che incidono di più sui cittadini.
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