Metti una sera all’Odeion
Fare squadra paga sempre, anche alle nostre latitudini, quando realtà virtuose, ignorando interessi personali e tornaconti economici, si uniscono per il solo piacere di produrre bellezza, quella bellezza che solo la cultura alta sa evocare. Teresa Timpano e la sua compagnia “Scena Nuda” hanno fornito una impeccabile prova di regia teatrale con la riduzione di “Giulia e la luna”, monologo che ricostruisce le ultime ore tormentate di Giulia, figlia di Augusto imperatore, rinchiusa dal padre in una torre nella nostra Regium. L’autore del monologo è Fortunato Nocera, cittadino di San Luca cofondatore della Fondazione Corrado Alvaro, il libro è edito da Città del Sole edizioni. Teresa ha affidato il personaggio di Giulia alla giovane e bravissima Miryam Chilà che ha impressionato ed emozionato gli spettatori per presenza scenica ed estro recitativo. Le allieve dell’Accademia di Belle Arti Sabrina Gangemi, Corinne Cerminara, Martina Punturieri e Miriam Capitò hanno reso ancora più suggestiva, con una sapiente e drammatica installazione, l’area archeologica di via 24 Maggio, sopravvissuta miracolosamente allo sfascio edilizio della nostra città. Un plauso anche ad Elmar, Elisabetta Marcianò, che di concerto con l’amministrazione comunale ha contribuito a dare nuova vita a preziose aree archeologiche della nostra città, colpevolmente abbandonate per anni.