Il mondo del lavoro in Italia è un teatro e le sue comparse sono lo strumento di potere utilizzato per produrre ricchezza.
La politica da sempre usa questo scenario per decidere quando attaccarvi un chiodo, un annuncio, un utile approccio per la nuova tornata elettorale.
Al Sud tutto questo raddoppia. Vale doppio perché in una terra come questa il posto di lavoro è un miraggio, un gradito favore, il simbolo del potere sulla comunità.
L’Osanna dei poveri.
Il Sud da anni è corroso e marchiato da ignominia mafiosa: tutti i nati, cresciuti e vissuti anche per un solo giorno qui, sono destinati al mercato delle vacche ove l’essere mafioso è il titolo di un diario che si potrebbe ben ritrovare su tutte le notizie di cronaca che scorrono incessanti.
Un’onta che sparisce quando a contarsi sono i risultati delle urne!
Tutti mafiosi il giorno prima.
Nessun voto mafioso il giorno dopo.
Il contenitore serbatoio da tenere sempre in caldo per ogni esigenza.
Come il servo muto. Utile perché muto.