Fresco fresco di stampa “Un Brassens ai margini. Brassens oriundo italiano e anarchico” di Isabelle Felici edito da La Fiaccola di Ragusa. Un volume che descrive due aspetti poco noti, il primo in modo particolare, di Georges Brassens: l’essere di origini italiane, e l’essere un anarchico. Per quanto riguarda le origini italiane di Brassens, da parte di madre, le informazioni al riguardo erano, fino a poco tempo fa lacunose e generiche; Brassens diceva che la madre fosse napoletana, tutti pensavano che la città d’origine fosse, effettivamente, Napoli. In realtà, questa informazione era frutto di un fraintendimento; infatti, con il termine “napoletani” i francesi identificavano un po’ tutti gli italiani del Sud.
La vera origine della famiglia di Elvira Dragosa era il piccolo paese di Marsico Nuovo, in Basilicata, da cui i genitori partirono nel 1880 per approdare a Sète, porto mediterraneo della regione occitana dell’Herault. L’autrice, ordinaria al dipartimento di italianistica dell’università Paul Valery di Montpellier, analizza dettagliatamente i collegamenti tra le musiche italiane e meridionali e le canzoni di Brassens, e, attraverso una rigorosa ricerca nella marea di opere dedicate al cantautore, moltiplicatesi nel 2021, centenario della sua nascita, anche tra gli episodi della sua infanzia ed adolescenza ed i testi di molte sue composizioni.
Il secondo aspetto, sicuramente più noto, come quello politico, la Felici dedica un’appassionata seconda parte, prima attraversando le vicende personali del nostro, nei primi anni quaranta trasferitosi a Parigi, poi internato in un campo di lavoro in Germania, poi latitante e clandestino nella poverissima abitazione di due amici, Jeanne e Marcel, dove vivrà a lungo anche dopo la fine della guerra e l’inizio della sua brillante carriera di artista.
È negli anni dell’immediato dopoguerra, in cui Brassens ha l’opportunità di riversare le sue energie fortemente antiautoritarie, fieramente antimilitariste ed anticlericali, orgogliosamente antisbirresche, nell’ambiente anarchico, dapprima frequentando il circolo del suo quartiere, quindi la redazione del settimanale della Federazione Anarchica “Le Libertaire", diventandone correttore di bozze e segretario di redazione.
Quelli sono per Brassens, parecchi mesi di intenso lavoro giornalistico in cui, alla scrittura di articoli mordaci ed ironici, alternava l’impegno di redattore del settimanale. Dopo la sua decisione di allontanarsi da quel lavoro faticoso, minacciato da una lotta politica interna alla federazione, Brassens non ha mai abbandonato le sue idee anarchiche.
Il volume consta di 112 pagine, al costo di euro 12,00. Richieste a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - versamenti sul cc postale n. 1025557768 intestato ad Associazione Culturale Sicilia Punto L. Sicilia Libertaria