Si tinge di giallo o per meglio dire di ‘noir’ l’universo letterario di Gerardo Pontecorvo, professionista e alto funzionario della Pubblica Amministrazione di lungo corso, con la passione per la scrittura, una scrittura di qualità degna di un writer di professione.
Con “Quella sconosciuta parte di me”, edito da Città del Sole edizioni, Pontecorvo abbandona l’ispirazione spiccatamente romantica ed evocativa che accomuna gran parte dei suoi scritti da “Il volto fragile dei sogni” al più recente “L’amore scritto sul mare”, per avventurarsi in una esperienza letteraria caratterizzata da un taglio narrativo dichiaratamente più realistico, sfrondato da venature romantiche, centrato su una visione oggettiva e pragmatica dell’amore e segnato, piuttosto, da una volontà di affermazione della coscienza morale e civile, valore spesso trascurato e osteggiato nella società contemporanea.
Calata nel contesto della città di Reggio Calabria tra gli anni ’60 e i giorni nostri, la storia è narrata in prima persona da Nicholas Fanciulli, docente precario di lettere con il ‘vizio’ della scrittura. Il protagonista che ha raggiunto l’età di mezzo, è alla continua ricerca di una propria dimensione umana e professionale, costretto a fare i conti con una personalità fragile e disorientata, colpevole il solco profondo inciso da un doloroso passato che si rivelerà un cerchio mai chiuso e ancor di più una ferita mai ricomposta né metabolizzata, destinata a condizionare la sua esistenza fino alla scoperta della verità.
Testimone suo malgrado di un evento delittuoso, Nicholas vaso di terracotta costretto a viaggiare tra vasi di ferro, non si tira indietro e accetta le sfide dell’ignoto, attraverso una lucida ricognizione del male che lo condurrà alla conoscenza di sé.
Contravvenendo all’adagio manzoniano, il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare, il protagonista dell’ultimo romanzo di Pontecorvo si avventura nel marciume della sua città e in una giostra di svelamenti inattesi e colpi di scena che sorprenderanno il lettore, in virtù di un sottile e ben calibrato gioco di suspense, si scoprirà un uomo migliore. Una sorta di viaggio catartico e di crescita umana e psicologica alla ricerca di ‘quella sconosciuta parte di me’, il romanzo di Pontecorvo è al tempo stesso un thriller psicologico e un romanzo di denuncia sociale in cui alcune delle piaghe della società reggina, la criminalità organizzata e l’usura, si stagliano sullo sfondo di una trama originale che coinvolge e convince il lettore per la forza e l’impatto emotivo delle azioni e dei suoi personaggi, controversi, fragili, dannati, ma pur sempre umani.
Recensione di Teresa Scordino
Gerardo Pontecorvo, Quella sconosciuta parte di me, Città del Sole edizioni 2020, pagg. 256, € 15,00