“Quando fai questo mestiere in certi territori alcune cose le devi mettere in conto”. Queste le prime parole del giornalista Luigi Cristaldi, corrispondente da Cassano Ionio del quotidiano Gazzetta del Sud, all’indomani del vile atto intimidatorio che lo ha visto protagonista: la sua automobile, una Volkswagen Polo, è stata completamente distrutta da un incendio doloso a Cassano, dove Cristaldi vive e lavora.
Il giornalista specializzato principalmente in cronaca nera e giudiziaria, opera in un territorio, come quello della Sibaritide, che soffre molto la presenza della criminalità; un lavoro, spesso delicato, quello al quale è chiamato il cronista che, comunque, non si è mai tirato indietro dallo scrivere la verità dei fatti. Le fiamme che hanno avvolto l'auto di Cristaldi non sono soltanto un simbolo della sua dedizione al giornalismo, ma rappresentano, in modo più ampio, anche un avvertimento per tutti coloro che cercano e diffondono la verità.
In una Regione in cui il giornalismo è già messo a dura prova da varie sfide, questo gesto non colpisce solo il singolo ma l’intera categoria, minando la fiducia nella libertà di espressione. “Siamo vicini a Luigi Cristaldi, alla sua famiglia e a quella di Gazzetta del Sud”, affermano il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, il responsabile per la legalità Michele Albanese e il fiduciario della provincia di Cosenza Francesco Cangemi, sottolineando che “Luigi lavora con coraggio in un territorio molto difficile e non si è mai tirato indietro davanti a nulla. Noi – affermano Albanese, Cangemi e Parisi a nome del nuovo sindacato dei giornalisti – lo incoraggiamo ad andare avanti nel suo essere giornalista con lo stesso impegno di sempre e, allo stesso tempo, chiediamo alle forze dell’ordine e al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, di tenere alta la guardia su questa situazione e ovunque ci siano giornalisti minacciati dalla criminalità e da chi vuole impedirci di svolgere il nostro mestiere”. I carabinieri, stanno indagando sull'episodio, cercando di far luce su questo atto vile e codardo.
Luigi Cristaldi