Il rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea si è dimesso dalla carica rilasciando una dichiarazione molto compassata che riportiamo integralmente.
"Nelle ultime ore - ha scritto Cuzzocrea nella lettera di dimissioni inviata all'ateneo - mi sono reso conto che si è determinato un clima conflittuale che, a mio avviso, rischia di non consentire un confronto pacato su programmi e obiettivi che la nuova governance dovrà portare avanti". Il rettore ha, quindi, proseguito: "Per quanto riguarda la mia persona non posso consentire che questo attacco mediatico continui oltre a discapito dell'immagine del mio Ateneo. Dietro al mio operato e alle mie scelte ci sono tantissime persone che in questi anni non si sono risparmiate, che hanno lavorato giorno e notte, che hanno fermamente creduto che la nostra Università avesse notevoli margini di miglioramento".
"Non posso permettere che la campagna elettorale ruoti attorno alla mia figura" - ha continuato il rettore - "Non posso consentire che qualcuno continuamente metta in discussione ciò che a tutti è evidente: il nostro Ateneo è cresciuto negli ultimi sei anni anche e soprattutto grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e non si sono mai risparmiati".
Ed ha tenuto a precisare che: “Gli acquisti sono stati oggetto di regolare verifica da parte della segreteria amministrativa del Dipartimento, come d’altro canto avviene per ogni tipo di spesa. Sono acquisti legati all’attività di ricerca: segatura, mangime. Tutto materiale richiesto da parte dei colleghi del gruppo di ricerca su fondi di finanziamento privati. Sono certo che si sia proceduto in conformità ai principi di economicità e trasparenza”.
“Sono soldi utilizzati per la ricerca a sostegno di un gruppo di lavoro che ha prodotto 261 pubblicazioni negli ultimi cinque anni. Somme rimborsate attraverso privati. E non con fondi dell’ateneo”.
“In questi cinque anni abbiamo raccolto le sfide internazionali, abbiamo sdoganato il provincialismo di una visione diversa di università, abbiamo accettato le sconfitte ma allo stesso tempo scalato tutte le classifiche, in cui non eravamo neanche presenti” ha più volte rivendicato.