70.000 masochisti insolenti non sono andati a votare, consegnando la città, unitamente a ben individuati traditori, servi dei partiti di centrodestra delle loro stesse ambiziosi personali, a Giuseppe Falcomatà che, tuttavia, inaugura con il piede sbagliato la sua nuova amministrazione. Sfilare alla testa di un gruppo di partigiani, cantando “Bella ciao”,non fa ben sperare in termini di coesione e dialogo nella nostra città. Reggio ha bisogno di buona amministrazione, conoscenza delle norme ma soprattutto inclusione e recupero del dialogo tra i cittadini.
È questo l’augurio che facciamo al riconfermato Sindaco Falcomatà.
A ciò avrebbe dovuto contribuire un centrodestra intelligente, maturo, ambizioso, che avrebbe dovuto offrire una valida alternativa per ambire a che la città fosse governata da un grande sindaco. Nomi sui tavoli dei partiti ce ne sono stati a iosa. Donne e uomini rappresentanti della sana borghesia culturale cittadina, bistrattati e maltrattati, ancora una volta, da loschi politicanti, il cui unico interesse era quello di continuare ad accreditarsi nelle stanze romane, per il tramite di trasversalismi politici degni della peggiore prima Repubblica. Il mio auspicio è che dell’attuale centrodestra resti soltanto il ricordo del rumore dello sciacquone, azionato da una ben salda catenella. Destra e sinistra sono ormai concetti desueti ed arcaici. Necessita più che mai ritrovarsi su aggregazioni valoriali, affidate a persone di specchiata cultura e degna rappresentatività sociale, che abbiano l’unico interesse di valorizzare “l’idea” e non individuare utili idioti da sacrificare, da cui creare consenso. Mettere al centro la speranza di un neo umanesimo mediterraneo, fondato su bellezza, garbo, educazione e sorriso, sia elemento centrale di un sereno dibattito politico.
“Nta sta città ncesti a strafuttenza fissa, a grandi boria!”