Nessuna Istituzione, nessun Governo può passare sopra gli interessi di una Comunità, può evitare di entrare in collaborazione con Sindaci, Amministratori, Corpi Intermedi, Società Civile. Nello specifico, è sbagliato che l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto - impegnata nei prossimi lavori sul fronte mare - rinunci ad accogliere le delibere consiliari di Villa SG, evitando semplicemente di discuterle e di implementare il dibattito pubblico sul futuro del Porto cittadino, ed è sbagliato che il Governo Meloni, invece di occuparsi seriamente del deficit infrastrutturale calabrese, di mobilità sostenibile e di aiuto ai Comuni per intercettare i fondi PNRR, continui ad ascoltare le "sirene" del tardoberlusconismo e della Lega di Salvini (in verità pressoché annichilita nel Sud), riportando in vita uno "zombie" costosissimo e inutile, quella Società Ponte di Messina S.p.a. che con la manovra di bilancio viene sottratta dalla liquidazione, dando l'avvio all'ennesimo spreco di soldi pubblici.
Il tutto, evidentemente, in spregio di qualsiasi dialogo con i territori, esplicitando di fatto quello che il PD villese dice da tempo: il "Ponte" non è più una potenziale opera pubblica (gli uffici tecnici dei ministeri hanno definitivamente bocciato decenni di "lavoro" della Società incaricata dei progetti), è divenuto un'evocazione, un "fantasma" ideologico buono per far propaganda a Destra e per sovvenzionare nuovi "studi" tanto avveniristici quanto confusi, idee mirabolanti, progetti faraonici, passi indietro e ri-progettazioni, nuove proposte e continui distinguo. Un'operazione squisitamente politica, quindi, che nulla ha a che fare con gli interessi dei siciliani e dei calabresi e che risulta deflagrante per i villesi, periodicamente minacciati di divenire un "cantiere eterno", destinatari senza colpe di lotte di potere che utilizzano il "Ponte" per misurarsi.
E vanno stigmatizzate le operazioni "in solitaria" di tutte quelle Autorità che boicottano il sacrosanto diritto dei Territori, attraverso gli organi eletti, di sedersi nei tavoli di lavoro, nelle commissioni tecniche, per vedere e discutere - finalmente - di progetti concreti (sempre che esistano veramente), di prospettive reali. E questo vale soprattutto per Villa: l'Amministrazione dovrà sempre più e meglio chiedere maggiore coinvolgimento, rivendicare la piena disponibilità al lavoro corale per Villa, imporre politicamente la propria presenza in tutte le sedi di lavoro che incidano sul territorio, condividere con i partiti, la società civile, i corpi intermedi, documenti, proposte, prospettive. Tutti abbiamo bisogno di aiuto. Tutti necessitiamo di dialogo e collaborazione, tutti gli innamorati della Città e del suo sviluppo - tutti i sinceri riformatori - debbono mettere in comune, in circolo, le migliori idee per riportare in cima all'agenda non solo locale ma regionale e nazionale le vere necessità di Villa, i veri bisogni di 14.000 cittadini non più disposti ad essere vincolati ai destini politici, di Governo e di visibilità di chicchessia: non nuovi approdi e traffico nel centro cittadino ma ottimizzazione e implementazione dell'esistente, rinaturalizzazione delle infrastrutture dismesse, ripascimento di Acciarello, utilizzo dei fondi PNRR per l'autoporto, per le bretelle di collegamento, per il nuovo Porto a Sud, per nuovi approdi turistici.
È auspicabile, inoltre, che vengano condivisi gli esiti, le risultanze, il contributo di studio e documentale da sempre offerto - su questi temi - dal Centrosinistra dello Stretto, dall'impegno dei progressisti e del Partito Democratico per la tutela della salute dei villesi, per la battaglia contro l'inquinamento, per "liberare" Villa dalla congestione del traffico, dallo strapotere di troppi poteri indiretti che concorrono a limitare la libertà e l'autonomia dei villesi e della loro Amministrazione. Qui, tralasciando il passato più lontano, mi sembra giusto ricordare, in seno al Circolo PD villese e in Consiglio Comunale - in piena continuità con le battaglie storiche riformiste di tutti i nostri rappresentanti che si sono succeduti - il lavoro instancabile sui temi delle infrastrutture di Salvatore Ciccone (cui oggi il circolo villese assegna la responsabilità del dipartimento infrastrutture), e sui temi sociali e di welfare, il contributo essenziale di Pino Del Grande; un impegno collettivo, quindi, sempre indirizzato a produrre pronunce competenti nella massima assise cittadina.
La salute, la protezione del territorio, lo sviluppo sostenibile, il superamento dell'ideologia nefasta della "grande opera" risolutiva, sono patrimonio comune dei villesi di buon senso e liberi da ogni condizionamento. Il prossimo futuro, le prossime battaglie per Villa sapranno discriminare ancora tale dialettica binaria, un aut aut decisivo, insuperabile, che separa chi lavora - nelle diverse posizioni ricoperte - per il nuovo e per il meglio e chi, senza alcuna analisi critica di un percorso fallimentare che ha portato Villa al dissesto economico finanziario, si ripropone già ora per un poderoso salto nel passato, per affermare "nella conservazione" un destino distopico per la nostra Città: la subordinazione dell'interesse collettivo a giochi di Potere che nulla hanno a che fare con l'integrità del nostro Territorio, con il futuro dei nostri figli, ancora una volta umiliati - è giusto ripeterlo - da operazioni illusorie come l'evocazione del "Ponte".
Questo contributo politico e questo approccio metodologico è stato rappresentato al Sindaco Caminiti e a tutta la sua squadra amministrativa, nel corso di un incontro realizzato nella Casa Comunale il 16 dicembre u.s., durante il quale è stato presentato all'amministrazione il nuovo direttivo del circolo PD villese, presenti: Lina Vilardi, Domenico De Marco (tesoriere), Domenico Tedesco, Vincenzo Massimo Bulsei.
Enzo Musolino Segretario cittadino Partito Democratico Villa San Giovanni