Nel tempo del "ritorno" nazionalista e della politica delle divisioni e dei muri "armati" contro gli altri; nella temperie della tentazione autarchica, delle chiusure e dei mercati senza prospettiva di crescita; negli anni della critica ottusa al Federalismo Europeo e della messa a rischio della Pace e della Prosperità garantita dalla Comunità continentale e dalla UE; nell'epoca dell'Identitarismo autistico, ridotto, limitato, tutto fondato sul culto dell'ethnos (rigettato con forza da Papa Francesco) contro l'ethos universale e laico, così presente, ad esempio, nella enciclica Fratelli Tutti; nelle ore in cui l'Orso Russo, un rinnovato imperialismo, minaccia le porte europee aggredendo l'Ucraina che spera di essere accolta nella Comunità più ampia dei valori Occidentali; nella stagione triste dell'egoismo campanilistico e di tradizioni estremizzate e esaltate come fonte di esclusione anche del vicino e del prossimo; in tutto questo, i sedicenti "patrioti" sono la pantomima "minima" di una grandezza e di un valore estraneo, lontano. Non c’è più nulla da rivendicare come proprio e derubato, nulla da difendere dall'aggressione dei confinanti in guerra, nessuno da interpretare senza se e senza ma come nemico da attaccare. L'Italia, di contro, è tale proprio perché aperta, dialogante, ricca di scambi, proiettata alle contaminazioni, con mille tradizioni alle spalle e un futuro plurale e fecondo in divenire. È l'Italia antifascista che grazie alla Costituzione e alla Libertà riconosce come "Patria e Madre" l'Europa Unità e la Comunità Internazionale dell'ONU, nella sovranità del Diritto e dei Trattati. Per questa Italia non ci vuole un Presidente patriota in piccolo e contro tutti, nessun 'ducetto' da pantomima dell'orgoglio strapaesano, ci vuole solo un italiano serio, tutto il contrario del candidato "ideale" delle Destre italiche. Quello, purtroppo, ce lo abbiamo già avuto troppo a lungo come Presidente del Consiglio, con danni incalcolabili alla nostra credibilità internazionale; il segno infausto di un passato che non deve ritornare.
