In un clima pieno di speranza è stata inaugurata a Gerusalemme la nuova sede di Casa Kerigma, un luogo, che da oltre due anni, si propone di offrire consolazione e guarigione spirituale in una città carica di storia e significato. L’evento, tenutosi alla presenza di Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, del Console Generale d’Italia, Domenico Bellato, di un rabbino, di numerosi esponenti della Chiesa locale, dei preziosi vicini di casa, ha segnato un momento di grande significato per tutti coloro che trovano in Gerusalemme un punto di riferimento spirituale.
Ispirata dalle parole del profeta Isaia, “Come una madre consola suo figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete consolati” (Isaia 66:13), Casa Kerigma si presenta come un “ospedale dell’anima”, un luogo dove le persone possono sperimentare un sollievo autentico. Durante la cerimonia, Don Valerio Chiovaro, responsabile di Casa Kerigma, ha espresso nel suo discorso l’importanza di “raccontare nel nostro cuore, nelle nostre idee, nelle mani della bontà di Dio quello che vorremmo fare”. Con queste parole, il co-fondatore ed assistente spirituale di “Attendiamoci” ha sottolineato l’essenza di un progetto che vuole essere uno “strumento sobrio e semplice” al servizio della spiritualità.
Nel suo messaggio, ha ricordato che la consolazione non è una “semplice pacca sulla spalla o una parola che emoziona”, ma una relazione che riconosce, accetta, esige la presenza di un consolatore, di un testimone. “La consolazione – ha affermato – si partecipa, le relazioni che si vivranno dentro queste mura vogliono essere occasione di consolazione per quanti vivono in questa terra e per quanti vogliono essere ministri di consolazione. Dalla consolazione nasce la gratitudine. Gerusalemme è il luogo migliore per capire la consolazione, si sperimenta la solitudine propria a chi perde i punti di riferimento”.
Il sacerdote ha rivolto parole di profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto: la Chiesa di Reggio Calabria ed il suo Vescovo, il Dicastero per le Chiese Orientali, la Custodia di Terra Santa e numerosi benefattori e volontari. Sentita riconoscenza è stata rivolta anche alle “piccole sorelle” cui ha formulato un “grazie grande quanto il vostro cuore e grande quanto il servizio che fate in questa terra ed al piccolo gruppo della mia Diocesi”. Un particolare ringraziamento è stato espresso al Cardinale Pizzaballa per il suo sostegno e definito un “consolatore” per la comunità: “La Sua scelta rende questo progetto ancora di più un servizio di questa Chiesa alla Chiesa universale”.
A suggellare l’evento è stato Sua Beatitudine Cardinale Pizzaballa che, ispirato dalla certezza della Fede, ha fondato la sua riflessione sulla convinzione che Casa Kerigma: “diventi un luogo d'incontro, di riflessione, di consolazione e condivisione, per religiosi e laici provenienti da tutto il mondo qui a Gerusalemme. Abbiamo bisogno di spazi che siano accoglienti come una famiglia in un luogo, Gerusalemme, dove è possibile, senza compromessi, ritrovare sé stessi quando si vaga smarriti nella vita”.
Casa Kerigma non è solo un luogo fisico, ma una vera e propria esperienza di fede e crescita personale. La struttura offre la possibilità di permanenze prolungate, da 7 a 15 giorni, per chi desidera immergersi nei luoghi sacri di Gerusalemme e rivivere i momenti fondamentali della Salvezza. Attraverso la semplicità della vita comunitaria, la preghiera continua e il contatto con la storia viva della città, Casa Kerigma si pone l’obiettivo di aiutare i suoi ospiti a rileggere la propria vita alla luce del mistero dell’incarnazione e dell’azione dello Spirito Santo.
Questo progetto è stato pensato non solo per chi risiede a Gerusalemme, ma anche per amici e fedeli che seguono le attività da remoto. Casa Kerigma vuole essere una “lucerna accesa” che testimonia la forza dello Spirito e offre consolazione a chiunque la cerchi.
Nella “città della pace”, spesso teatro di conflitti e tensioni, Casa Kerigma rappresenta un luogo di incontro e dialogo tra culture e religioni. L’obiettivo è creare uno spazio dove cristiani, ebrei e musulmani possano condividere esperienze e scoprire una speranza comune. Come sottolineato durante l’evento, “la cosa bella di Gerusalemme è che si è soli, ma non ci si sente soli, perché si scopre che la con-solazione è anche la con-divisione della solitudine”.
Con il suo impegno, Casa Kerigma invita tutti a guardare oltre le difficoltà della vita, offrendo uno sguardo di speranza e gratitudine. Qui, dove la storia umana e divina si intrecciano, è possibile scoprire una pace che non solo allevia la sofferenza, ma rinnova lo spirito.
L’inaugurazione della nuova sede segna l’inizio di un cammino di conforto e servizio, un progetto che ambisce a portare luce e speranza nella vita di chiunque varchi le sue porte. A Gerusalemme sarete consolati.