Sabato, 06 Luglio 2024

                                                                                                                                                                             

 

                                                                                                                                                                                                          

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LE NUOVE DESTRE RAMPANTI E GLI SPONSOR LOCALI

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Il fenomeno riguarda tutto il Paese ed e' evidente anche a Reggio, a Villa, in tutta la Calabria. La Destra-centro e' affollata, i "conservatori" sono in piena competizione e chi ha raggiunto il "potere" scaccia gli "altri" relegandoli ai margini.

Non esiste, dunque, un vero spirito di coalizione: l'uno contro l'altro armati sono uniti dagli interessi (per carità legittimi) che accomunano le diverse corporazioni di riferimento.
Ecco perché a livello nazionale il Governo Meloni e' incapace di una Politica generale, complessiva, universalistica: si limitano ad accontentare i corpi sociali legati alle singole sigle, a mercanteggiare su temi e tempistiche (il caso Ponte di Messina e' esemplificativo di una "bandierina" concessa alla Lega Nord). Ritornando allo Stretto, cosa genera la competizione tra i tanti, troppi volti della Destra nostrana?

L'occupazione degli spazi disponibili spinge i leader locali, o presunti tali, ad "estremizzare" l'offerta politica, a legarsi a movimenti, a correnti e "capi" sempre più "esagerati", sempre più reazionari, sempre più sfascisti.

Liste e sigle per loro natura minoritarie - con militanti appartenenti a nicchie eversive extraparlamentari inneggianti, ad esempio, alla "Decima Mas" - vengono sponsorizzati sullo Stretto, invitati nei teatri e nelle Piazze per "benedire" gli esclusi dai partiti storici del Centrodestra berlusconiano.

Capita così che anche paciosi politici post democristiani si riciclino in super sovranisti, cultori dell'identità e dei miti populistici e demagogici.
Tentano di tornare in auge affiancandosi a chi la spara più grossa.

I "Bandecchi", i "Vannacci", i "Leghisti terroni", gli amici di "Sgarbi", i "cattivisti" No Europa, i sodali di Orban, sono l'espressione apicale di questa degenerazione politica.
E le seconde file sono tutta roba nostra, "ex" di innumerevoli stagioni alla ricerca di un posto al sole. saranno presto, di nuovo, nostri amministratori e rappresentanti?

 

 


 

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