Mercoledì, 03 Luglio 2024

                                                                                                                                                                             

 

                                                                                                                                                                                                          

C Cultura|Società

SULLA DIFFERENZA TRA NONVIOLENZA E PACIFISMO

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"La Nonviolenza e' lotta (...) la Nonviolenza non e' l'antitesi letterale e asimmetrica della guerra (...) e' guerra anch'essa, una lotta continua contro le situazioni circostanti, le leggi esistenti, le abitudini altrui e proprie, contro il proprio animo e il subcosciente, contro i propri sogni , che sono pieni, insieme, di paura e di violenza disperata".

"Se la Nonviolenza dovesse essere interpretata, o comunque risolversi in un'acquiescenza all'ingiustizia, a quella violenza da secoli cristallizzata in Potere e in privilegi decorati ora di un'apparente legittimità, non ci sarebbe una più tentatrice sollecitazione a metterla in dubbio ed abbandonarla"._

"Il [finto] nonviolento che si fa cortigiano e' disgustoso: migliore e' allora il tirannicida (...). Due grandi nonviolenti come Gesù Cristo e San Francesco si collocarono dalla parte degli umiliati e degli offesi. La Nonviolenza e' il punto di tensione più profonda del sovvertimento di una società inadeguata".

"La Nonviolenza e' attivissima (...). Sarebbe falsificazione intendere il nonviolento come un pedante occupato esclusivamente a torcere il volto davanti ad ogni menomo atto violento, senza addentrarsi nella vita e nei suoi motivi. Tra il nonviolento inerte e il soldato che si esercita faticosamente e arrischia, la possibilità di un valore morale e' più nel secondo che nel primo"._

Aldo Capitini, Il problema religioso attuale, 1948.

Ecco dove Marco Pannella apprese le sue feconde "distinzioni" ed ecco il baratro che separa i nonviolenti per "giustizia" e gli epigoni attuali di un pacifismo strumentale, prono al Potere, che giustifica Putin e le sue "aggressioni" - arrendendosi a quella violenza, a quella autorità - mentre tace sulla forza morale e sulla costruzione del futuro che cammina sulle gambe e che si esprime con la volontà delle giovani iraniane alle prese con il regime dei tagliagole.

(Vincenzo Musolino, Contro la morte, sulla filosofia di Aldo Capitini, Città del Sole editore, giugno 2024)

 


 

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